Nel maxiemendamento fiscale collegato alla manovra 2018, approvato al Senato il 16 novembre (sostitutivo del D.L. 1487/2017) , si stabilisce che tutti gli atti di natura fiscale relativi a imprese familiari, cessioni d’azienda, trasformazioni, fusioni e scissioni societarie potranno essere sottoscritti con la firma digitale.
Il SISN Sindacato Sociale Notarile lancia l’allarme per l’ennesimo attacco alla certezza dei traffici economici: “L’atto notarile digitale esiste già. La norma, mal scritta, si propone invece di evitare il controllo notarile: la semplice firma digitale del privato non garantisce dai rischi di riciclaggio, furti d’identità e falsificazioni e le materie cui la norma si riferisce sono delicatissime per la tutela degli patrimoni delle famiglie, delle imprese e degli investitori stranieri.”. Nello stesso senso la senatrice Ricchiuti della Commissione Antimafia.
Il Presidente del SISN, Edoardo Mulas Pellerano, rileva che gli atti in oggetto non hanno un rilievo solo fiscale ma attengono a certezza e tutela dei diritti, cui i notai fanno fronte con responsabilità ed evitando illeciti e liti giudiziarie. “La tendenza mondiale – prosegue Mulas Pellerano – è verso il notariato di tipo italiano: Russia e Cina si sono dotate di notai analoghi ai nostri, la Germania rafforza il suo sistema notarile in alcuni Land; invece l’Italia sembra andare in senso opposto, seguendo i sistemi americano ed inglese: la crisi dei subprime è nata negli USA, dove non esiste il notariato.”
Il Sole 24 Ore ha constatato che nel Regno Unito si può costituire senza ostacoli, con la sola firma digitale e da casa, una società con sede a Downing Street ed a nome del latitante Messina Denaro; in quel Paese i Registri delle Imprese hanno scarso valore: sono fonte di semplici informazioni e senza responsabilità.
Resta da capire se lo Stato ritiene che i notai siano ancora utili al Paese o costituiscano un’inutile complicazione. Mulas Pellerano risponde così: “I notai non sono complicazione ma semplificazione: essi provvedono alla sicurezza di cittadini e imprese contro le frodi, prevenendo l’illegalità. Si auspica che alla Camera il testo di legge venga modificato.”.