L’intervento del notaio Edoardo Mulas Pellerano, presidente del Sindacato Sociale Notarile al Congresso nazionale di Palermo
Durante i lavori del 52° Congresso Nazionale del Notariato che si è tenuto a Palermo dal 12 al 14 ottobre, è intervenuto il notaio Edoardo Mulas Pellerano, presidente del Sindacato Sociale Notarile (Sisn), il primo sindacato in assoluto della categoria a indire uno sciopero per protestare contro la legge sulla concorrenza lo scorso settembre.
Da molti anni il lavoro dei notai si svolge anche online, in stretta sinergia con le reti digitali della Pubblica Amministrazione e oggi essi s’interrogano sulle ultime novità tecnologiche: blockchain, bitcoin e smart contracts. Sul tema centrale del congresso, “Notaio: garanzia di sistema per l’Italia digitale”, Mulas Pellerano ha affermato: “Siamo aperti all’innovazione digitale, ma bisogna tener presente che una cosa è la conservazione dei dati e la loro immodificabilità, altro è invece la verifica di legalità e qualità dei dati stessi. Dobbiamo tutelare i cittadini dalle frodi informatiche. La nuova tecnologia sarà utile in quanto i dati immessi non potranno essere manomessi o modificati. Ma le perplessità non mancano, poiché sono all’ordine del giorno i furti d’identità e le truffe online. Anche le smart card non assicurano che chi ne fa uso sia il titolare autorizzato e perfino le impronte digitali sono falsificabili”.
Il notariato può essere di prezioso aiuto ai cittadini e alle imprese, poiché i dati quotidianamente inseriti nel web dai notai, soprattutto nei registri pubblici, sono verificati, legali e certi. La funzione pubblica notarile primaria è di controllo per la tutela del cittadino (e non certo di freno) e resta fondamentale e centrale, anche più di ieri. È solo la figura del notaio che garantire la necessaria sicurezza, fungendo da “filtro” tra le persone e la rete: è molto meglio un controllo preventivo notarile che una truffa contro la quale spendere anni in Tribunale. “Occorre un sempre maggiore controllo dell’affidabilità della rete – ha aggiunto il presidente Sisn -, ossia che i dati personali e patrimoniali siano inseriti proprio dalla persona cui fanno capo, volontariamente e con la consapevolezza delle conseguenze e delle responsabilità che ne derivano”.
Edoardo Mulas Pellerano, 55 anni, nato a Cagliari. Dopo gli studi classici, si è laureato a pieni voti nel 1985 ed è notaio dal 1997. Da aprile scorso è presidente del Sindacato Sociale Notarile (Sisn) – nato nel 2014 -, il primo sindacato di categoria ad aver indetto uno sciopero, per protestare contro la legge sulla concorrenza, che tra le novità prevede la moltiplicazione delle sedi notarili e nuove norme che, secondo il Sisn, penalizzano i cittadini. Mulas ha aderito al Sindacato sin dalla sua fondazione, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e la categoria. Il notaio infatti ha una funzione pubblica a tutela dei cittadini.
Testate online dove è stato pubblicato il Comunicato Stampa
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